La top fake di sempre: la pizza fa ingrassare. Siamo sicuri?

Sono le calorie in eccesso che fanno ingrassare, non una singola categoria di alimenti. E quando si parla di calorie, senza i numeri ogni discorso diventa risibile. È il fabbisogno calorico quotidiano individuale che conta: si mangia di più e si ingrassa, si mangia il giusto e il peso resta stabile, si mangia di meno e si dimagrisce.

Questa precisazione fa comprendere come il nemico non siano i carboidrati che, tra l’altro, non sono contenuti solo in pizza, pane, riso, pasta e prodotti da forno, ma anche in frutta e verdura.

Nell’ultimo decennio, le diete a basso contenuto di carboidrati (Low Carb) hanno avuto e hanno un  notevole successo soprattutto negli Stati Uniti, dove sono nate. Oggi è però ben noto che devono essere limitate nel tempo, non portate avanti a vita. Scarsdale, Atkins, Zona, Dukan e altre hanno sfumature molto diverse, ma tutte si soffermano sulla necessità di ridurre, più o meno drasticamente, i carboidrati. Uno dei punti teoricamente alla base di questa scelta è che le calorie assunte da carboidrati sarebbero più “pesanti” di quelle provenienti da grassi e/o da proteine. Ai fini del dimagrimento, a parità di calorie, i macronutrienti non glicidici (grassi e proteine) avrebbero quindi un impatto inferiore sul peso rispetto ai carboidrati. Da qui la contestazione della proposizione “una caloria è una caloria“. Secondo questi modelli dietetici “una caloria non è una caloria”: sinteticamente, 1.000 kcal provenienti da grassi e proteine farebbero cioè ingrassare meno di 1.000 kcal provenienti da carboidrati.

È vero?

No, è falso: le diete Low Carb funzionano nel breve periodo, ma il dubbio resta sulla loro reale efficacia nel medio periodo, perché il corpo si riadatta a utilizzare i macronutrienti che ha a disposizione (per esempio, invece di buttare le proteine in eccesso, le riconverte tutte in grasso da bruciare nuovamente, vedi il fenomeno del protein burning). Accettare solo un tipo di studi e rigettare gli altri sono posizioni non imparziali. In realtà, sembra proprio che arrivare a un risultato (funzionano) o all’altro (non funzionano) dipenda dal periodo di tempo considerato[1].

Le diete Low Carb sono applicabili soprattutto nei casi di obesità piuttosto che in quelli di sovrappeso. Infatti si basano non solo su un minor assorbimento energetico da proteine e da grassi, ma anche sul maggiore indice di sazietà di questi due macronutrienti rispetto a quello dei carboidrati. Ci sono forti dubbi sulla correttezza di tali diete quando vengano protratte sine die. Se l’indicazione di abbassare la quota di carboidrati, alzando quella delle proteine e mantenendo sensibile quella dei grassi, appare ragionevole nell’immediato, una demonizzazione dei carboidrati è incompatibile con una condotta salutistica di lunga durata[2] .

Le ultime ricerche sono perciò una smentita per le diete Low Carb poiché le hanno ridimensionate molto. In altri termini, gli studi sulle diete a basso tenore glucidico dimostrano ciò che si sarebbe voluto negare. Si può affermare senza timore che, in un regime salutistico, una caloria è una caloria. Il risparmio nel passare, per esempio, da un 50% di carboidrati a un 40% è veramente minimo; ma le cose non cambiano anche essendo più drastici. Con una dieta con il 20% di carboidrati si “risparmiano” solamente 100 kcal. A questo punto, è meglio seguire una dieta normale ed equilibrata. Il gioco non vale la candela.

Molto spesso le diete Low Carb funzionano proprio a causa della loro difficoltà (principio di simulazione del digiuno) perché il soggetto mangia meno per la scarsa appetibilità dei cibi. Carne e pesce hanno un indice di sazietà molto alto al contrario di pasta e pane[3].

La pizza, allora, fa ingrassare?  La risposta è assolutamente negativa.

Perché si ingrassa allora?

Perché si incamerano più calorie di quelle che si bruciano.

Evitare la pizza, la pasta e il pane non ti salverà dalla bilancia. Non è colpa di questi alimenti. È colpa delle calorie in eccesso. Bruci 2.000 Kcal e ne ingerisci 3.000? ingrassi. Che siano pizze, frutti, salsicce, avrebbe poca importanza.

Ogni cibo può essere suddiviso nei tre macronutrienti principali, proteine, grassi e carboidrati e il corpo sa benissimo trasformare quello dei tre che è in eccesso in grasso.

Ciò che il tuo corpo non brucia lo trasforma in riserva.

Tutto il resto sono fake-news.  Per notizie invece sensate, razionali, oggettive e descrittive del mondo della ristorazione e del suo dietro le quinte, iscriviti alla nostra newsletter. Basta scaricare la nostra app, per iphone e android, direttamente da qui:

www.cortemedici.com

 

[1]     http://salute24.ilsole24ore.com/articles/16452-poche-proteine-e-tanti-carboidrati-cosi-si-vive-sani-e-a-lungo

[2]     https://www.altroconsumo.it/alimentazione/dimagrire/news/dieta-dukan-squilibrata-e-pericolosa

[3]     http://www.corriere.it/salute/nutrizione/cards/cosa-succede-tuo-corpo-se-smetti-mangiare-pane-pasta-a-cosa-servono/si-perde-peso-ma-sono-liquidi_principale.shtml

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.